TERAMO – Tassi di interesse oltre soglia applicati fin dall’accensione dei conti correnti, secondo la Procura, tassi usurai riconosciuti dagli stessi giudici del Tribunale di Teramo che hanno condannato a due anni e due mesi, e settemila euro di multa per usura, l’ex presidente e legale rappresentante della Banca Piceno Truentina Gino Gasparetti (condannato per due capi d’accusa e assolto da un terzo), mentre ha assolto per non aver commesso il fatto l’attuale presidente e legale rappresentante della banca, Aldo Mattioli, e l’allora direttore della filiale di Torano, dove l’azienda aveva acceso i conti correnti in questione, Adriano Passaretti. Il pm, Stefano Giovagnoni, aveva chiesto la condanna per tutti gli imputati. L’inchiesta parte da una delle tante denunce per usura bancaria che arrivano ogni anno sul tavolo della Procura, con gli imprenditori interessati (soci di una cooperativa agricola) costituitisi parte civile e usciti dal processo dopo la decisione della banca di liquidarli. A rappresentarli l’avvocato Alessio Orsini di Ascoli Piceno, il cui studio si occupa di usura bancaria, che ha confermato come "si tratti della prima condanna in Italia, in sede penale, per usura bancaria".
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